Il
progetto INPOSA, tra le iniziative approvati a valere sulla Sottomisura 16.1
del PSR Sicilia 201-2020, si propone, in generale, il miglioramento delle
condizioni socio-economiche ed ambientali dei territori interessati dalla
coltura dei pomodori in Sicilia.
In particolare,
l’iniziativa, che si basa sui risvolti pratici e sulle applicazioni concrete in
campo agricolo ed agroalimentare di una invenzione di cucina molecolare già brevettata
dallo Chef Alex Mangano, ha come finalità l’adozione e la diffusione di nuove
procedure nella produzione e nella trasformazione del pomodoro in grado sia di migliorarne
la redditività economica e la sostenibilità ambientale, sia di ampliarne
i mercati di sbocco.
Il progetto è stato
avviato a gennaio del 2020 ed è tutt’ora in fase di realizzazione
Attraverso l’attuazione
del progetto INPOSA s’introducono importanti innovazioni di prodottonel comparto agricolo e di processo nel comparto agroalimentare regionale adottando ed
applicando una specifica invenzione di cucina molecolare.
Si tratta del Brevetto per invenzione
industriale N. 102015000058418 denominato POMODORO PELATO DORATO registrato
dallo Chef Alessandro Mangano (socio del Partner ASTES) e che lo stesso Chef,
cedendo temporaneamente i suoi diritti di utilizzo, consentirà di
utilizzare/sperimentare durante l’arco temporale delle attività progettuali.
Fino ad oggi, il mercato, la cucina, la
cultura gastronomica e l’arte culinaria in generale hanno conosciuto ed
utilizzano pomodori pelati, polpe, pezzettoni, salse e concentrati realizzati
SOLO ed esclusivamente con pomodori rossi maturi.
Lo chef Mangano ha invece sperimentato la
lavorazione del pomodoro nella fase dell’invaiatura (appena dorato),
sfruttandone la diversa struttura molecolare e brevettandone anche le modalità
di pelatura. Grazie alla differenza di contenuti e valori delle molecole come
la pectina, il licopene, il betacarotene e l’acido citrico, lo Chef ha creato
un nuovo prodotto, radicalmente diverso per consistenza, colore, gusto e
profumo da quello rosso tradizionale.
Il nuovo alimento si contraddistingue per il
colore giallo oro, per il profumo molto intenso, per il gusto più delicato,
morbido e vellutato ed infine per la consistenza, trattandosi di una textura
molto più complessa, che non tende a separarsi. Caratteristiche tutte che
aprono al nuovo pomodoro nuove ed
importanti prospettive non solo sull’ampio mercato dei consumatori finali ma
anche all’interno della CUCINA ITALIANA, prestandosi ad essere utilizzato per
un numero ben più ampio di pietanze, dagli antipasti ai dolci e perfino, per
realizzare nuove SALSE MADRI .
A questi aspetti, va aggiunto un altro
elemento di tipo economico (importante, soprattutto per il settore della
trasformazione) rilevato durante la produzione artigianale di passata e salsa,
relativo ad una maggiore resa, a parità di prodotto iniziale, rispetto
al pomodoro rosso tradizionale (+ 20%).
I vantaggi del nuovo prodotto si estendono
anche agli ambiti NUTRIZIONALI e CLINICI. Dalle prime analisi di laboratorio
effettuate, si è, infatti, evidenziato che il nuovo prodotto trasformato in
passata o in salsa possiede un valore calorico più basso, mantiene sempre
naturalmente il pH inferiore a 4,5% e, nel caso della produzione di salsa,
necessità di pochissimo sale (circa – 60% rispetto al pomodoro rosso
tradizionale) e non è necessaria l’aggiunta di zucchero. Tutto ciò è conforme
alle linee guide per una sana e corretta alimentazione.
Altri test condotti empiricamente hanno inoltre rivelato un grado di digeribilità
superiore al prodotto tradizionale e soprattutto, nessuna intolleranza nei soggetti normalmente allergici al pomodoro
rosso.
Ma l’introduzione dell’innovazione non è
destinata solo ad aprire nuove ed inattese prospettive di mercato per il
COMPARTO AGRICOLO E AGROALIMENTARE ma anche a contribuire ad aumentarne la produttività,ridurne
l’impatto ambientale e ad ampliare l’integrazione di filiera. Studi
propedeutici alla presente proposta, hanno, infatti, rilevato che
l’accorciamento del ciclo colturale potrà risolvere/mitigare buona parte dei
problemi colturali del comparto già affrontati nel paragrafo precedente,
apportando conseguenti risparmi idrici, riduzione di input energetici e
trattamenti, eliminazione sprechi, ecc. sia per unità di prodotto che per unità
di superficie, oltre che lasciare importanti margini temporali per la
preparazione del terreno per le colture successive. Senza dimenticare il
sostanziale aumento della quota PLV del prodotto trasformato.
Nel progetto INPOSA, l’invenzione di cucina
molecolare viene quindi tradotta e trasferita (collaudata) attraverso le
diverse attività progettuali ovvero con:
a) l’adozione di nuovi metodi e processi di
produzione (da applicare in campi sperimentali delle aziende Partner), in grado
di massimizzare tutti i vantaggi derivanti dalla riduzione del tempo di
maturazione del prodotto;
b) la selezione delle varietà da adottare, in
base sia ai risultati delleanalisi e delle valutazionifunzionali e
nutraceutiche, sia alle esigenze del settore della trasformazione (per gusto,
produttività e sostenibilità);
c) il collaudo della lavorazione industriale nelle aziende partner di trasformazione;
d) la verifica degli effettivi spazi di mercato,
con test sui consumatori e panel sensoriali;
e) la certificazione delle proprietà nutrizionali, nutraceutiche e degli
eventuali effetti positivi sulla salute del nuovo prodotto.
Le attività progettuali si sviluppano secondo uno
schema specifico e le attività ammissibili della Sottomisura 16.1.
Tra le
attività previste:
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